BINETTI E I GAY: DEI DIRITTI E DELLE OFFESE. LE OPINIONI E L'OMOFOBIA
Non avrei voluto passare la settimana che ho passato. Sentirmi dire, nel 2008, che sono brutta sporca e cattiva, malata, pervertita; rivivere quella sensazione annientante provata tante volte da quando a 17 anni mi innamorai di una donna. Non avrei voluto sentirmi come ogni gay e lesbica italiani dopo le agghiaccianti dichiarazioni della mia collega Binetti che ha associato omosessualità e pedofilia. Sono un’insegnante, ho una propensione alla pedagogia. Per questo, nei primi mesi di lavoro in Parlamento ho cercato di informare e educare ai temi dei diritti degli omosessuali, ben sapendo che i politici sono più indietro della società . Cercando di non ideologizzare l’approccio usando toni positivi e propositivi, sia coi colleghi del PD che del PDL; perché le mie battaglie non sono contro nessuno, ma sono per dare diritti a chi non li ha. Purtroppo, il vero obiettivo della polemica di questa settimana non era la pedofilia. Il vero obiettivo è ostacolare la legge contro l’omofobia in discussione alla Camera, di cui sono relatrice. Non potendo attaccarmi direttamente, si è scelto di rilanciare, offendendo. Umiliando la dignità umana mia e di tutti gli omosessuali. Perché è chiaro che questa per noi è un'offesa insopportabile. Una neuropsichiatra come Paola Binetti lo sa. Era l’unico modo per ostacolare la nostra battaglia per una legge giusta. Veniamo ora al PD e alla libertà di opinione. In questi giorni molte persone, non solo omosessuali e non solo del PD, hanno fatto sentire la loro voce, anche grazie alla petizione di Andrea Benedino su Facebook. Non tanto per cacciare Paola Binetti, ma per affermare un principio fondamentale: un conto sono le opinioni personali, un altro l’offesa alla dignità umana di milioni di persone. Caro Castagnetti, non puoi alzarti indignato dopo le affermazioni gravissime di Berlusconi su Obama e dire “ci sentiamo offesi e non ci riteniamo rappresentati dalle parole del premier†e invece a proposito della censura alle parole della Binetti dire che “ la libertà di pensiero e di espressione è indiscutibileâ€. Allora è forse vero che nel PD il razzismo è bandito e l’omofobia no? Il punto non è trovare una sintesi tra me e Paola Binetti, ma avere valori condivisi che sono fondanti in una societa’, non solo in un partito. Le mediazioni vengono dopo. Sono i valori fondanti che fanno crescere una nazione. Quando l’altra notte ho sentito il discorso di Obama, e l’ho sentito ringraziare anche gli omosessuali, sono scoppiata a piangere. Mi sono sentita addosso tutta la fatica, la rabbia e la gioia. Ma anche la forza per dirmi ancora: Paola non mollare.