PD: CONCIA,NO INDIVIDUALISTI E PRIME DONNE ANCHE TRA GIOVANI
NO AI 'FIGLI DI'; RENZI-ZINGARETTI? NICOLA HA RAGIONE
(ANSA) - ROMA, 1 APR - 'Avendo avuto l'esperienza del Lingotto dico che non basta essere giovani, serve avere delle idee e metterci la faccia per rinnovare la classe dirigente' anche perche' 'nessuno mai ti regala niente', quindi 'noi 'pseudo-giovani' dobbiamo fare una battaglia con maggiore solidarieta' perche' c'e' gia' uno stuolo di individualisti e prime donne'. Lo dice la deputata del Pd Paola Concia interpellata sullo scontro interno al partito che si e' spostato anche sui giovani e ha visto un botta e risposta tra il presidente della provincia di Roma Nicola Zingaretti e il sindaco di Firenze Matteo Renzi. Disputa nella quale la Concia prende le parti del primo. 'Penso abbia ragione Zingaretti - sottolinea - perche' non andarsene dopo un anno mi pare un elemento di serieta'. La mancanza di coraggio non e' stata quella di non candidarlo alla Regione, ma di non candidarlo al Comune di Roma'.
Detto cio', il punto ora non e' quello delle liti interne anche tra i giovani, ma quello di 'mettere su un progetto per il Paese', senza 'individualismi di cui e' pieno il mondo'. E poi, anche sul fronte del rinnovo della classe dirigente, 'per poter cambiare non bisogna 'essere figli di', se poi lo si vuol fare facendosi cooptare allora, pero', si viene scelti solo in base alla fedelta'...'.(ANSA).
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