Auguro un 25 aprile pieno di fiori e bandiere, senza discriminazioni (come l'episodio che colpì la brigata ebraica l'anno scorso).
C'è una minaccia concreta: la vittoria di ieri della destra xenofoba in Austria ci dimostra che i democratici e le democratiche devono unirsi per costruire.
A Roma si onora la resistenza, costruendo una città ed una cultura moderna ed inclusiva non con il ritorno dei post fascisti e del populismo gratuito.
Ai ragazzi e alle ragazze, dico: vivete il 25 aprile liberi! Potete sorridere tranquilli, con voi ci saranno sempre quelli che hanno regalato i fiori della libertà e della democrazia al nostro Paese.
I fiori, però, vanno curati: a me, a voi, a tutti il compito d'innaffiarli con l'inclusione, la cultura e il rispetto.