Il mio intervento di oggi in Aula sulla Legge (contro) il Testamento Biologico

Il mio intervento di oggi in Aula sulla Legge (contro) il Testamento Biologico

 

 

 

 

 

 

On. Anna Paola Concia: Intervento in Aula sulla Legge sul Testamento Biologico 7 luglio 2011

Nella frase "lasciatemi morire" pronunciata da Woytjla, c'é il senso profondo della nostra umanità, del limite grande di noi umani di fronte all'inesorabile momento della morte. É una frase dolorosa, tragica, ma piena di verità. Forse la frase più vera che si possa pronunciare di fronte al proprio umano limite. Non é una frase coraggiosa: é una frase consapevole.

É intorno a quella frase pronunciata chissà quante volte ogni giorno da donne e uomini di fronte alla propria sofferenza che dovremmo costruire una legge sul cosiddetto "fine vita".

La mattina in cui mia madre mori quasi venti anni fa, dopo 12 lunghi anni di dialisi e di sofferenze inenarrabili, mi disse "paola non ce la faccio più, sono stanca". La sera si accascio tra le braccia di mio padre, lui la porto' in ospedale e lí i medici la lasciarono andare, non si accanirono su di lei.

Allora sua volontà venne rispettata. Oggi se approvassimo questa legge non sarebbe così.

La sua lunga sofferenza ha segnato la mia vita, molte volte avrei desiderato che non si accanissero su di lei con cure devastanti, molte volte mi sono chiesta se la sua fosse vita, se la sua dignità fosse rispettata

La mia non é una esperienza personale, faccio parte di quella schiera infinita, si infinita di figli, mariti, mogli, madri e padri che si trovano di fronte alla sofferenza estrema delle persone che amano.

Il fine vita non che riguarda una categoria: potrebbe accadere a tutti ma proprio a tutti di venirci a trovare di fronte ad uno stato vegetativo permanente, dal più ricco al più povero, dal più potente al meno potente. "La morte é una livella" diceva Totò.

E l'arroganza con cui il Centro Destra vuole approvare una legge contro il testamento biologico, contro la dignità, la libertà e l'autodeterminazione dei cittadini, é la cartina al tornasole di una maggioranza che deliberatamente vuole stare fuori dalla vita reale, dalle esistenze concretissime e NEGA i più elementari diritti umani andando contro la nostra costituzione...ma d'altra parte non é la prima volta, purtroppo non sara' l'ultima ed é qualcosa che fa del male al nostro paese, alla nostra comunità, alla nostra civiltà. Ve ne porterete la responsabilità.

Questo articolo che stiamo affrontando ora é forse il cuore di questa brutta legge. Quello che vorrebbe obbligarci a cure mediche anche se già rifiutate consapevolmente in una dichiarazione anticipata di trattamento nel pieno rispetto Dell'Art.32 della costituzione,

Sulla nutrizione e idratazione si é pronunciato con forza L'Ordine dei medici che ha ritenuto di doversi riunire per scrivere un documento in cui viene ribadito che alimentazione e idratazione artificiale sono trattamenti sanitari''.

Che l'intubazione gastrica e i trattamenti nutrizionali siano atti medici é affermato non solo da tutti i trattati di medicina, ma anche dalla Corte suprema degli Stati Uniti, dalla American academy of Neurology, dalla British Medical Association, dalla House of Lords della Gran Bretagna, dalla legge Leonetti della Francia, per citare solo alcuni casi...

Per non parlare dei pronunciamenti di due grandi luminari della medicina come Veronesi e Marino

Il testamento biologico, come opportunità legittima di un individuo, nasce proprio contro la vita artificiale. L’idratazione e l’alimentazione forzata sono esattamente ciò che rende possibile la vita artificiale. Questa quindi sarebbe una legge che mentre enuncia un obiettivo, rende impossibile realizzarlo. Una legge che si autocancella, una legge assurda.

Ricordo che stiamo parlando di stati vegetativi permanenti in situazione di coma irreversibile, un punto in cui "non si vede e non si sente e non si soffre». E in cui dunque sarebbe impossibile ipotizzare un cambiamento di opinione rispetto a scelte già fatte.

Una limitazione al rifiuto di nutrizione e idratazione artificiale negherebbe gli articoli precedenti, per cui invece che una legge “per” il testamento biologico questa diventa una legge “contro”.

Nel nostro paese tragicamente e grazie a voi, si usa la scienza con due pesi e due misure e per mere ragioni di strumentalità politica: in questa legge con il supporto invasivo della scienza non si potrà morire in pace, mentre nella legge 40 negando il supporto della scienza non si puo' nascere.

Nel nostro paese non si può nascere e non si può morire dignitosamente : siamo un paese di Zombie.

Paola Concia

Paola Concia

Abruzzese di nascita, mi sono laureata presso La Facoltà di Scienze Motorie de L'Aquila. Il mio impegno in politica ha avuto inizio negli anni ottanta nel Partito Comunista Italiano, poi nei Democratici di Sinistra e in seguito nel Pd, di cui attualmente sono membro della Direzione Nazionale.

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