FAMIGLIA:CONCIA, CONFERENZA DISCRIMINA, CREA CONTRAPPOSIZIONE
AVEVO CHIESTO DI PARLARE, NON MI HANNO NEANCHE RISPOSTO
(ANSA) - ROMA, 8 NOV - 'La Conferenza sulla Famiglia iniziata questa mattina a Milano è stata trasformata dagli organizzatori e dal governo in un momento di discriminazione, che mira a creare contrapposizioni tra il modello di famiglia tradizionale e i milioni di cittadini che vivono altri modelli familiari. Aver negato il diritto di parola alle coppie omosessuali e eterosessuali non sposate fa di questa occasione un appuntamento di parte e militante, che chiude gli occhi davanti alla realtà delle cose". Lo afferma in una nota Anna Paola Concia, deputata del PD.
"Desidero ricordare - prosegue la deputata democratica - che solo pochi giorni fa la sottosegretaria Roccella aveva invitato me ed alcuni esponenti del mondo lgbt a partecipare alla conferenza. La mia accettazione dell'invito - ricorda - era condizionata dalla possibilità di intervenire: non sono stata ritenuta neanche meritevole di una risposta. Un atto che va ben oltre la scortesia istituzionale, per qualificarsi come profondamente irrispettoso. D'altra parte - sottolinea - non mi ero mai illusa che quell'invito fosse altro che uno specchietto per le allodole e non è un caso che le associazioni omosessuali stiamo protestando all'esterno della Conferenza".
La Concia rivolge infine un ringraziamento al Presidente Napolitano 'che nel suo messaggio non ha fatto distinzioni tra diversi modelli di famiglia, invitando le istituzioni a concentrare attenzioni e risorse alla rimozione degli ostacoli che impediscono il formarsi delle famiglie. Spero che le sue parole - conclude - non cadano nel vuoto, ma temo che il governo, il cui presidente del Consiglio non è potuto andare alla Conferenza per l'imbarazzo creato dalla sua vita privata e dalle sue affermazioni discriminatorie, resterà a difesa della sua trincea talebana'.(ANSA).