Il mio comunicato di risposta ad Alemanno sul Gay Pride

Il mio comunicato di risposta ad Alemanno sul Gay Pride

alemannoLa mia risposta a Gianni Alemanno sul Gay Pride

 Fa piacere che il Sindaco di Roma Gianni Alemanno abbia affermato che non intende discriminare nessuno anche perché sarà il Sindaco della più grande comunità omosessuale italiana, Il Gay Pride non è ostentazione, ma un evento che fa parte della storia della comunità omosessule mondiale e che ha inciso e incide profondamente nella società, durante il quale centinaia di migliaia di cittadini riescono a esprimere la gioia per il solo fatto di poter liberamente parlare di sè. A me preoccupa invece che Alemanno, così come qualunque altro politico, debba decidere quale deve essere lo stile di una manifestazione.
 
Il Gay Pride è un evento positivo e propositivo a cui prendono parte anche cittadini eterosessuali e famiglie e che vuole ribadire il valore fondamentale della libertà. Se proprio vogliamo preoccuparci dell'ostentazione pensiamo alla rappresentazione arcaica e volgare che i media danno delle donne e all'esibizione di un certo tipo di machismo.
 
Forse la preoccupazione di Alemanno - peraltro assolutamente infondata - nasconde altri sentimenti: non si capisce per quale motivo, come ha fatto la sua compagna di partito Giorgia Meloni, affermi di essere contrario a ogni forma di discriminazione e poi è così osessionato dal Gay Pride. Bisogna avere una cultura del rispetto degli altri a prescindere dal fatto di avere amici omosessuali.
 
Quello che a me preoccupa di più dell'infondato allarmismo su un evento pacifista, non violento e positivo come il Pride sono i saluti romani esibiti vistosamente in Campidoglio da alcuni - sicuramente una minoranza - sostenitori del centrodestra il giorno della vittoria al ballottaggio, nei confronti dei quali Alemanno non ha ritenuto di prendere le distanze. Non è che sono loro i veri ispiratori delle preoccupazioni di Alemanno sul  Gay Pride?

La dichiarazione di Gianni Alemanno sul Gay Pride

"Ho tutto il rispetto possibile per le persone omosessuali, li conosco, ho delle amicizie, nessuna discriminazione ma il Gay Pride e' un fatto di esibizionismo sessuale ed io sono contrario all'esibizionismo, sia omosessuale che eterosessuale. Non mi piace questa forma un po' aggressiva, non positiva anche per chi manifesta. Il problema non e' "omosessualita' si' o no, ma esibizionismo si' o no".

Paola Concia

Paola Concia

Abruzzese di nascita, mi sono laureata presso La Facoltà di Scienze Motorie de L'Aquila. Il mio impegno in politica ha avuto inizio negli anni ottanta nel Partito Comunista Italiano, poi nei Democratici di Sinistra e in seguito nel Pd, di cui attualmente sono membro della Direzione Nazionale.

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