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DIRITTI UMANI: NASCE RETE UE PER LIBERA CIRCOLAZIONE
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(ANSA) - ROMA, 20 LUG - E' nata oggi a Roma 'Libera Circolazione dei Diritti', rete europea di parlamentari, attivisti ed esponenti politici che credono nella lotta ad ogni forma di discriminazione e vedono nell'Europa un'opportunita' di crescita collettiva.
'E' venuto il momento dell'Europa dei diritti, dei cittadini e delle diversita', dell'Europa societa' aperta. I diritti devono poter liberamente circolare in Europa, esattamente come i beni o i capitali. Siamo convinti che questo debba essere l'obiettivo di tutte le forze progressiste, democratiche e liberali in Europa, il continente che conosce la piu' alta concentrazione di diversita' per chilometro quadrato al mondo.
Riconoscere le diversita' e' infatti il miglior mezzo di crescita sociale, civile ed economica', hanno detto alla presentazione a Montecitorio il deputato del Psoe Pedro Zerolo e i deputati del Pd, Anna Paola Concia e Sandro Gozi.
La prima riunione dei rappresentanti dei 27 paesi dell'Unione si terra' il prossimo autunno a Lisbona. E' importante e significativo che un'iniziativa di questo genere parta dai paesi del Sud dell'Europa. (ANSA).
RETE EUROPEA PER LA "LIBERA CIRCOLAZIONE DEI DIRITTI"
a firma di Anna Paola Concia, Sandro Gozi e Pedro Zerolo
‘’Libera Circolazione dei Diritti’’ è una rete di parlamentari, attivisti ed esponenti politici che credono nella lotta ad ogni forma di discriminazione e vedono nell’Europa un’opportunità di crescita collettiva.
(Articolo 14, Convenzione Europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali)
‘’Il godimento dei diritti e delle libertà riconosciuti nella presente Convenzione deve essere assicurato senza
nessuna discriminazione, in particolare quelle fondate sul sesso, la razza, il colore, la lingua, la religione, le
opinioni politiche o quelle di altro genere, l’origine nazionale o sociale, l’appartenenza a una minoranza
nazionale, la ricchezza, la nascita o ogni altra condizione. ‘’
(Articolo 21, Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea)
‘’È vietata qualsiasi forma di discriminazione fondata, in particolare, sul sesso, la razza, il colore della pelle o l'origine etnica o sociale, le caratteristiche genetiche, la lingua, la religione o le convinzioni personali, le opinioni politiche o di qualsiasi altra natura, l'appartenenza ad una minoranza nazionale, il patrimonio, la nascita, gli handicap, l'età o le tendenze sessuali.’’
L’Europa che abbiamo conosciuto in questi anni è stata l’Europa del mercato unico e dell’unificazione monetaria, dove la circolazione dei capitali, delle merci e delle persone non è stata accompagnata da un parallelo percorso di integrazione dei diritti e delle libertà .
La costruzione di un’Europa dei cittadini e dei diritti è il nostro obbiettivo primario. Un’Europa politica ma che riconosca quei principi di giustizia e libertà , che proprio nel vecchio continente sono storicamente nati.
Siamo convinti che il progresso economico debba essere accompagnato dal progresso culturale, giuridico e sociale degli Stati membri e dei cittadini.
E’, infatti, inaccettabile che esistano velocità differenti all’interno dell’Unione sul tema del riconoscimento dei diritti civili e del contrasto alle discriminazioni.
La situazione attuale rende necessario un rinnovato impegno politico a favore di nuove forme di promozione delle pari opportunitÃ
Le forze del progressismo europeo - socialisti, democratici, verdi, liberaldemocratici - devono trovare il coraggio di investire la propria credibilità politica sulla costruzione di un’Europa più giusta ed equa, dove non ci sia più spazio per le discriminazioni fondate sull’orientamento sessuale, il genere, il sesso, la razza, il colore, l’età , gli handicap o la religione.
Per questo proponiamo di creare una rete europea, che riunisca tutti i parlamentari e i dirigenti dei partiti nazionali attenti alle questioni dell’uguaglianza e dei diritti civili.
Un network che attraverso lo scambio di informazione e buone pratiche, sviluppi strategie concrete di tutela e promozione dei diritti dentro le istituzioni comunitarie, i parlamenti nazionali, i mezzi di comunicazione e la società civile.
Dobbiamo costruire l’Europa del domani. L’Europa della ‘’libera circolazione dei diritti ’’ e delle pari opportunità .
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