RUBY: CONCIA, TRISTE VEDERE DONNE PDL DIFENDERE PREMIER
(ANSA) - ROMA, 20 GEN - 'Di fronte all'appello delle parlamentari Pd, che chiedevano loro un sussulto di dignita' e una presa di distanza dalle note vicende riguardanti Berlusconi, le donne del Pdl si sono rinchiuse in una difesa pavloviana del premier'. Lo afferma Anna Paola Concia, deputata del Pd.
'L'on. De Girolamo - prosegue Concia - nel corso di una trasmissione radiofonica alla quale non ero presente, mi ha dato della moralista: mi accusa di essere entrata in Parlamento solo per difendere la mia liberta' sessuale e di non difendere ora quella delle ragazze che si offrono al drago nelle feste del premier, ne' quella di Berlusconi di fare cio' che vuole sotto le lenzuola. La liberta' sessuale per cui mi sono battuta - continua la deputata Pd - e' ben altra cosa; la liberta' sessuale e' la possibilita' di vivere una sessualita' piena e libera da ricatti con il partner che scegliamo, senza per questo essere additati, condannati e giudicati. Ma dov'e' la liberta' per donne che incatenano il sostentamento proprio e a volte dell'intera famiglia alla partecipazione a questi teatrini della finzione? Che liberta' di scelta possono avere sul loro stile di vita e sulla loro sessualita', se i loro corpi vengono mossi da un copione altrui? Tra le partecipanti alle feste di Arcore, le uniche che si siano dimostrate libere sono le poche che hanno scelto di andare via'.
'Resta poi un problema politico - conclude Concia - quando queste pseudo-feste diventano in alcuni casi occasioni di reclutamento politico basato solo sull'avvenenza, sulla disponibilita' e su certe abilita' particolari. Per questo e' tristissimo che molte colleghe del Pdl scattino a comando a difendere il premier. Ho lavorato con molte di loro e penso che non credano realmente a quello che dicono in questi giorni: e' quindi anche della loro liberta' che ora dubito. Non speravo in una presa di distanza in nome della dignita' delle donne, ma neppure le pensavo complici di questo devastante messaggio alle giovani donne: non serve il merito, non serve studiare, non serve conquistare autonomia e liberta'. 'Cercatevi un uomo ricco, e risolverete i vostri problemi. Se siete belle, naturalmente'. Se e' cosi' che vogliono occuparsi delle donne italiane, le combatteremo duramente: devono saperlo'. (ANSA).
DEL 20-GEN-11 17:47 NNNN