"Day without gay" il 10 dicembre. In USA monta la protesta contro il referendum della California. Diamo una mano dall'Italia

“Day without gay” il 10 dicembre. In USA monta la protesta contro il referendum della California. Diamo una mano dall’Italia

gw210h227.pngSi organizza la clamorosa iniziativa del 10 dicembre dopo il referendum sulle unioni
"Come quando gli ispanici restarono a casa: mettiamo in difficoltà il sistema"
"Niente lavoro, un giorno senza Gay"
Usa, monta la protesta contro la legge

di PAOLO PONTONIERE - Repubblica.it

C'è un'Onda che sta montando anche negli Usa. L'ha scatenata il 4 Novembre scorso il successo del referendum in California che annulla la validità costituzionale del matrimonio per le coppie dello stesso sesso, e attecchisce particolarmente tra i gay e coloro che ne sostengono i diritti. Dovrebbe colpire con forza il10 Dicembre, in concomitanza con l'International Human Rights Day delle Nazioni Unite, causando l'assenza dal lavoro di milioni di americani appartenenti alle minoranze sessuali.

Almeno questo è quello che sperano gli organizzatori della campagna di protesta a Day Without Gay, una Giornata Senza Gay. Un'inziativa di protesta contro l'ondata omofobica che ha spazzato la California alle ultime elezioni, ma anche contro il bando che ancora persiste in 30 stati contro le unioni di persone dello stesso sesso.
Il Day Without Gay si ispira agli eventi descritti dal film A Day Without Mexicans. Un documentario satirico del 2004 diretto da Sergio Arau che trasporta gli statunitensi in un'America nella quale sono spariti improvvisamente tutti gli immigrati 'latinos', quelli che i californiani definiscono indefferenziatamente, e dispregiativamente, come Mexicans.
Prodotto in risposta all'ondata di sentimenti xenofobici che negli USA, durante gli anni ruggenti della destra religiosa, bersagliavano gli immigranti provenienti dall'America Latina, il documentario (che è pieno zeppo di situazioni tragicomiche), nel 2006 era servito ad ispirare il "Day Without Immigrants", una manifestazione nazionale alla quale parteciparono milioni di immigranti latino americani chiedendo la legalizzazione. Quel giorno gran parte dell'industria dei servizi statunitensi subì un forte rallentamento, e sebbeno le situazioni estreme descrite dal documentario non si avverarono, la nazione non potè fare a meno di notare le difficoltà che la loro assenza dal lavoro aveva creato nelle scuole, negli ospedali, nei risotoranti, nell'idustria delle costruzioni e negli hotel.

Adesso invitando i loro aderenti "to call in gay" il 10 Dicembre, a "darsi gay" dal lavoro, gli organizzatori di A Day Without Gay sperano di ottenere lo stesso risultato. Di convincere cioè milioni di gay a non andare a lavorare e invece di darsi ammalati, come si farebbe in una situazione di sciopero in bianco tradizionale, rivendicare che sono impossibilitati ad andare a lavorare perché quel giorno si sentono troppo gay.
Secondo i promotori l'invito a 'darsi gay' fa particolarmente senso perché a tutt'ora in oltre 30 stati americani esistono leggi che, sebbene non vengano più applicate, permettono ad un datore di lavoro di licenziare un impiegato se si scopre che è omosessuale.
Ma il vero obbiettivo è la Propostion 8, la proposizione che modifica la costituzione californiana stabilendo che il matrimonio può avvenire solo tra due persone di sesso differente. Oltre un millione di persone hanno già protestato il 15 Novembre a livello nazionale contro la proposizione, che è passata anche grazie al fatto che Obama s'era dichiarato sfavorevole al matrimonio tra gli omosessuali, infatti circa il 70 per cento degli afro-americani californiani ha votato a favore della proposizione. Una percentuale che è stata superata solo dai mormoni che avevano provveduto inoltre 20 milioni di finanziamento ai promotori di Prop.8.

Partita in sordina, da quando è stata abbracciata dai siti web come http://www.newamericamedia.org- che si fanno carico di promuovere i diritti delle minoranze etniche, politiche e sessuali degli USA - l'inziativa "call in gay" sta raccogliendo rapidamente adesioni. Il gruppo A Day Without Gay di Facebook ha già 20 mila aderenti e ogni ora che passa se ne aggiungono altre centinaia.
"La proposta risuona con lo spirito di cambiamento che si registra nel paese dall'elezione di Obama", afferma Andrew Lam, editore di Newamericamedia.org, "Io personalmente quel giorno me ne starò a casa a bloggare su tutte le iniziative che si terranno in giro per gli USA".
E mentre le adesioni cominciano ad arrivare anche dall'estero, tre procure californiane hanno già deciso di esaminare la validità costituzionale della proposizione 8. Intanto il sito daywithoutgay.org offre istruzioni su come organizzare autonomamente il proprio giorno senza gay a chinque ne abbia voglia.

Paola Concia

Paola Concia

Abruzzese di nascita, mi sono laureata presso La Facoltà di Scienze Motorie de L'Aquila. Il mio impegno in politica ha avuto inizio negli anni ottanta nel Partito Comunista Italiano, poi nei Democratici di Sinistra e in seguito nel Pd, di cui attualmente sono membro della Direzione Nazionale.

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