Il 30 aprile del 1986 l'Italia per la prima volta si è connessa ad Internet. Il segnale è partito dal Centro universitario per il calcolo elettronico (CNUCE) di Pisa ed è arrivato alla stazione di Roaring Creek, in Pennsylvania. Quella prima connessione è stata l'inizio di una storia nuova che ha cambiato le nostre vite.
Oggi, trent'anni dopo, si celebra in tutta Italia l'Internet Day. Un compleanno importante che voglio festeggiare.
Internet è una risorsa, una ricchezza, una forza ulteriore: serve per informare, per creare e mantenere legami positivi, per conversare e annullare distanze fisiche abbattendo barriere socioculturali, per dialogare e rispondere. Crea cultura e comunicazione, e siamo nell'epoca dei robot e dell'industria 4.0 (per noi ormai vitale).
È vero, come per tutti gli strumenti è l'uso che se ne fa a determinare il risultato: i social, per esempio, sono anche terreno di rischi come il cyberbullismo, ma questo dipende dal grado di consapevolezza e cultura con cui si usano.
A quanti di voi sono fisicamente lontana ma incredibilmente vicina con le idee, le parole, le fotografie, le emozioni! E non potrei più rinunciare a questo NOI virtuale ma così profondamente reale. Per questo internet è una grande opportunità per il cuore, ma é anche un impegno.
Questo governo sta facendo il più grande intervento di Stato di tutti i tempi sulla banda larga, spinge le imprese a investire sul digitale e cerca di semplificare la vita con il pin unico. Solo con il digitale le città saranno migliori, i monumenti e l'arte più fruibili, i nostri prodotti potranno ridurre la spesa per esportare.
Roma deve diventare un Hub della conoscenza e dell'innovazione. Le università della nostra città devono collaborare con il meglio delle imprese, le start-up innovative e con i centri di ricerca di tutta Europa.
Torno per vedere se a Roma se po' fa. Secondo me si, voi cosa ne dite?