Sempre meno matrimoni vengono celebrati inItalia e, soprattutto, si consolida la tendenza a restare coppia
di fatto, se si decide di mettere al mondo dei figli. Secondo le
stime dell'Istat, contenute negli Indicatori demografici per il
2007, i matrimoni celebrati nel 2007 sarebbero appena 242 mila,
pari a un tasso del 4,1 per mille, contro i 270 mila di cinque
anni prima (4,6 per mille). In un periodo pur caratterizzato da
un lieve ripresa della fecondita', l'ultimo quinquennio si
caratterizza per l'incremento delle nascite "naturali", giunte a
rappresentare (dato 2006) il 18,6% del totale rispetto al 12,3%
del 2002. Nello stesso periodo le nascite "legittime" scendono
dall'87,7% all'81,4%.
Le dimensioni del fenomeno, fa sapere l'Istat, sono ancora
contenute, soprattutto comparate con quelle di altri Paesi
europei (in Francia e Svezia, ad esempio, le nascite fuori dal
matrimonio superano il 50%, nel Regno Unito il 44%, mentre i
tassi di nuzialita' sono analoghi a quello italiano), ma segnano
il passaggio a una graduale trasformazione dei comportamenti
familiari in atto nel Paese. Nel Mezzogiorno, si stima una
nuzialita' piu' alta rispetto al resto del Paese, mentre la
percentuale di nascite fuori del matrimonio e' nettamente
inferiore. In particolare,
rapporto alla popolazione.L'Istat stima che anche nelle altre regioni
del Mezzogiorno, escludendo Abruzzo (3,8) e Molise (3,7) la
nuzialita' si mantiene superiore alla media nazionale. Per quel
che concerne la composizione delle nascite per filiazione, tutte
le regioni del Mezzogiorno, tranne
media nazionale, con valori che oscillano dal 13,1% della Sicilia
al 5,1% della Basilicata.
Delle regioni del Centro-nord, solo nel Lazio la nuzialita'
(4,2) e' un gradino sopra la media, mentre i valori minimi si
rilevano nell'area a Nord-est del Paese, particolarmente in
Friuli-Venezia Giulia (3,2), in Emilia-Romagna (3,4) e in
Trentino-Alto Adige (3,4). In queste regioni, le coppie
manifestano, inoltre, una maggiore propensione a procreare, pur
non essendo unite dal vincolo coniugale. Il massimo si rileva in
Provincia di Bolzano (38% di nascite naturali) e in Valle d'Aosta
(32%). Tra le regioni del Nord maggiormente rilevanti in termini
demografici vanno menzionate
linea con le tendenze dei Paesi nord-europei, meno legate al
matrimonio e piu' libere da vincoli nei confronti della
natalita'. Viceversa, nelle regioni del Mezzogiorno, vige un
modello di coppia di stampo piu' tradizionale, dove il passaggio
del matrimonio rappresenta un vincolo importante prima di avere
dei figli.