Nessuna donna italiana ha mai dimenticato il delitto del Circeo. Fa parte della nostra storia. Ci fu una grande mobilitazione delle donne.
Questa brutta storia che vede protagonista un giovanotto di "buona famiglia" e una ragazza (sarà anche lei di buona famiglia no?) mi ricorda tantissimo quella vicenda.
Forse no lei, non è di buona famiglia, non è una brava ragazza, sarà sicuramente una "che se l'è cercata", e si sa l'uomo è una bestia, mica si può trattenere...E se lei gli ha detto di no, lui avrà pensato: "e come si permette?" "adesso ti faccio vedere io chi comanda qua, puttanella...".
Sarò brutale cari miei, ma è andata proprio così, e chissefrega che era sotto effetto di sostanze stupefacenti, perché come dice la nostra avvocata Gigliotti, è un'aggravante non una attenuante!!!
Si è pentito? Veramente dopo lo stupro si è andato a vantare con gli amici? O no?
Ha solo un bravo avvocato che lo ha consigliato bene e dei giudici che oggi si devono prendere la responsabilità della scelta degli arresti domiciliari.
E lei? lei giustamente è furiosa come lo sono in tante e tanti. Non solo la violenza, ma la legittimità sociale della violenza.
Ecco questo è per me il quadro della situazione.
da qui bisogna ripartire. DALLA LEGITTIMITA' SOCIALE DELLA VIOLENZA SU UNA DONNA.
BASTA CON LE PAROLE AL VENTO. E' QUESTO IL GRANDE PROBLEMA DELLE DONNE COME DEGLI UOMINI NELLA NOSTRA SOCIETA'.
LA LIBERTA DELLE DONNE E' L'ULTIMO BALUARDO DELLE SOCIETA' MODERNE.
SENZA QUESTA C'E' LA BARBARIE.
E NE SIAMO TUTTE E TUTTI COMPLICI: VITTIME E CARNEFICI.