PARLAMENTO OMOFOBO
La legge contro l'omofobia e la transfobia ritorna alla Camera (mentre scriviamo non sappiamo ancora quando è stato fissato il voto). Quello che sappiamo, purtroppo, è che l'approvazione rischia ancora una volta di saltare a causa delle pregiudiziali di incostituzionalità presentate da Udc, Lega e Pdl. Fuori dal palazzo, le associazioni Lgbt hanno manifestato contro il Parlamento definito, giustamente, omofobo. C'è tanta stanchezza, ma anche tanta rabbia. Le pregiudiziali sono una beffa. Una beffa a nostro danno: a danno dei cittadini omosessuali e transessuali. A danno di tutti. Sì, sono una presa in giro. E' evidente, e insopportabile, che le pregiudiziali siano avanzate spesso non per i motivi dichiarati, ma siano scuse belle e buone per nascondere il vero motivo: la discriminazione, il fastidio, se non l'odio per chi ha un “orientamento sessuale†diverso da quello eterosessuale.
Usiamo questa definizione, orientamento sessuale, apposta. Perchè è una delle questioni più scottanti, ma anche più vergognose. Nel 2009, la legge saltò perchè fu contestata la definizione di “orientamento sessualeâ€. Oggi che la legge fa invece direttamente riferimento a omosessuali e transessuali, che si sono inventati? Che rivogliono ciò che prima era anticostituzionale. E' un gioco imbarazzante. Un gioco al massacro perchè si fonda sulla vita di tante persone. Ma è anche patetico, perchè così scopertamente omofobo. Così come è omofoba la pregiudiziale che contesta il fatto che questa legge apre a un modello di società non eterosessuale. Su questo ci preme essere molto chiare, anche con la sinistra: la famiglia non è una. La famiglia è qualsiasi nucleo si fonda e si autodefinisce tale. E' ora di finirla di usare la Carta solo quando fa comodo. Di citare l'articolo 29 quello che legittimerebbe la famiglia eterosessuale, e di dimenticare l'articolo 3, quello sull'uguaglianza... A proposito dell'articolo 3, un'altra chicca: hanno presentato la pregiudiziale di costituzionalità anche appellandosi al principio di uguaglianza. Secondo questa interpretazione, è la legge contro l'omofobia a discriminare nel momento che introduce un aggravante.
Vi rendete conto? Coloro che discriminano, usano l'espediente di essere discriminati. E' davvero troppo. Non sappiamo quindi come andrà a finire in Parlamento. Di una cosa siamo però certe: la misura è colma e insopportabile.
Su Gli Altri, i mesi scorsi, è stato ospitato un dibattito pro e contro la legge. Una discussione importante, ma che queste polemiche mettono secondo noi un po' tra parentesi, perchè i motivi per cui la si vuole affossare non hanno niente di nobile, niente di interessante.
Non rispondono a nessuna delle preoccupazioni che alcuni hanno espresso. Hanno invece il sapore di un sopruso. Un sopruso a cui è ora di dire chiaramente di no.