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GIANRICO CAROFIGLIO E PAOLA CONCIA RACCONTANO IL TOUR ELETTORALE ATTRAVERSO LA PUGLIA
                                                                                                                                                                                                         IL PM-SCRITTORE E L’OMOSEX
DICHIARATA
“NOI,
LA STRANA COPPIA DEL PDâ€
LELLO PARISE
Se la propaganda fosse misurata attraverso l’auditel, queste due matricole del Pd di Wuolter avrebbero fatto impennare gli indici di ascolto. Carofiglio è il testimone inconsapevole, dal titolo del primo legal thriller dato alle stampe da Sellerio nel 2002, di un successo: il suo. «Faccio fatica ad immaginare che tutto questo sta capitando proprio a me».
La Concia, portavoce del tavolo nazionale degli omosessuali del Partito Democratico, si sente «Come in un clima da “Vota Antonio, Vota Antonioâ€Â». Si incrociano per la prima volta ad un appuntamento elettorale in quel di Rutigliano e, da allora, decidono di non separarsi. Carofiglio: «Nella piazza del paese avevano sistemato cento sedie. Noi arriviamo, ma ci sono appena dieci posti occupati. Cominciamo bene… Venti minuti più tardi devono aggiungere altre file di sedie: la gente ci sentiva chiacchierare e si divertiva». Concia: «Perché parliamo come mangiamo e così scatta il feeling dopo i primi minuti in cui quasi tutti sono diffidenti». Il risultato? «Ci mandano in giro da soli» gongolano, orgogliosi e irriverenti. Paola Concia, abruzzese di Avezzano, è elettrizzata: «Io lo prendo molto in giro. Lui recita il ruolo dello scrittore, io della sportiva giacché ho frequentato l’Isef all’Aquila. Ma Gianrico con questa storia che è cintura nera di karatè invade il mio campo. Lo rimbrotto: “Stai al posto tuo, occupati di volumi e niente di piùâ€. Lo chiamo in causa solo quando ci sono da fare citazioni dotte». Come quella di Ghandi: “Con gentilezza si può scuotere il mondoâ€, che è lo slogan preferito da Gianrico Carofiglio. A febbraio, altrettanto gentilmente, un dirigente del Pd aveva proposto al magistrato antimafia di darsi da fare. «Ho pensato: questo è il momento di straordinari cambiamenti e non posso farmi sfuggire l’occasione di prendervi parte». L’omosessuale dichiarata – il coming out risale al 2000 perché «Mi ero stufata di vivere come una schizofrenica»- spiega: «Voglio vincere la battaglia sui diritti civili e Veltroni per come faccio politica mi ha chiesto di entrare nella sua squadra». E la fa sbarcare da queste parti tra gli eleggibili. «Un amico sottosegretario dei Ds, di cui non farò il nome neppure se mi torturi ha telefonato alla sottoscritta: “Mi ha chiamato Nichi Vendola per dirmi che di gay in Puglia basta luiâ€Â». Paola e Gianrico fanno sapere: «Incontriamo persone le cui preoccupazioni sono legate a come arrivare alla fine del mese, che hanno sfiducia nella politica. Persone che hanno bisogno di calore umano, non di sognare. Noi non siamo né vogliamo essere populisti: il regno dei balocchi non esiste, lo sanno tutti. Più di uno al termine di questi dibattiti, ormai sono tanti, ci rassicura: “Mi fido di voiâ€Â». Il tour va avanti da un’agora a un teatro, da un salotto a una libreria. Carofiglio: «A Lecce, ospiti in casa del professor Ernesto Sticchi Damiani, gli invitati erano una quarantina. Una serata elegante quanto interessante. Incuriosivamo un po’ tutti». Concia lo interrompe: «E’ stato il giorno in cui mi hai fatto un interrogatorio in piena regola sull’omosessualità . Voleva capire perché io, moglie da quattro anni, poi ho scelto di non nascondere più la mia sessualità ». Carofiglio: «E’ una mia deformazione professionale, la mia. Sono un ficcanaso». La compagna di Paola – si chiama Ricarda, è di Francoforte, fa la criminologa – assiste divertita e senza aprire bocca ai duetti della strana coppia, che adesso si fa riprendere all’interno della Laterza dalle telecamere della “Zdfâ€. Carlotta Tagliarini, la corrispondente della TV tedesca, racconta: «Stiamo girando un documentario dedicato a Gianrico, che ha già tre libri tradotti in Germania».
La Concia, allegramente, ne approfitta per rivolgere una raccomandazione: «Cara signora Carofiglio, stia tranquilla. Una volta a Roma, sarò io a tenere d’occhio suo marito».     Â