di Anna Paola Concia. Ieri sera Porta a Porta presentava il Film “Diverso da chi?â€. Titolo:“Gay si può cambiare.†Senza punto interrogativo. L’opinion leader che imperversava con le sue dotte dissertazioni era nientemeno che Povia. Mi sarei sparata, ma ho pensato che Povia non meritava questa soddisfazione. Perchè mentre la canzone-compitino di Povia è una cartella clinica scritta da qualche santone che vuole guarire i gay, il film in questione è lieve ma vero. Racconta con grazia quella che è la verità della vita. Quella che tanti di noi, gay e lesbiche viviamo quotidianamente, e serenamente, lontani dagli stereotipi, dalle ossessioni omofobe. Il film è sì uno spaccato su come l’Italia, compresa e complice la politica, viva di pregiudizi sulla diversità . Ma è anche fiducioso sulla possibilità di superarli, anche per persone insospettabili. E’ proprio dalla figura della Gerini, candidata vicesindaco ultracattolica, che arriva qualche speranza. La Gerini è molto credibile nel ruolo di donna piena di preconcetti sugli omosessuali, arroccata su certezze adamantine. Ed è credibile anche quando cambia il suo modo di giudicare gli altri conoscendo meglio il collega candidato sindaco, gay dichiarato, e il suo compagno, il mondo di affetti che li circonda, la quotidiana normalità della vita di noi omosessuali.Al di là dell’innamoramento temporaneo tra Gerini e Argentero, possibile nella vita di tutti, omosessuali ed eterosessuali, la vera novità del film è proprio lo sguardo della Gerini che riesce a cambiare in lunghezza e profondità , a superare i pregiudizi, fino a farne una convinta paladina dei diritti degli omosessuali: fino ad accettare di mettere al mondo un figlio da condividere con due uomini. E per amore costruire una famiglia fuori dagli schemi. E allora: in Italia c’è Povia, ma per fortuna c’è anche Claudia Gerini.                                                 Â
Oggi sull'Unità : "La vita Gay tra Povia e la Gerini"
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